Project Description

Marco Tansini

LE OPERE

Creative silver

Golden crash

Marco Tansini
Marco Tansini
BIOGRAFIA
Marco Tansini è nato a Milano il 22 giugno del 1996, è cresciuto fuori Milano dove tutt’ora vive. Segue studi in campo alberghiero ma la sua attenzione è sempre stata dedicata ai motori e in particolare alle automobili. Le opere di Marco
prendono ispirazione dalla sua grande passione, il collezionismo di modellini, e dalla volontà di dare nuova vita a materiali di scarto. “Sin da bambino colleziono modellini di automobili – l’artista confessa. Negli ultimi anni, per fare spazio alle nuove riproduzioni di veicoli, ho voluto dare nuova vita ai modelli datati creando delle sculture a loro dedicate”.
Le opere
Le sculture sono realizzate con modellini interi, parti di motore o sezioni di automobili incollati e sovrapposti su basi lignee di recupero e suc ces s ivamente armoni z zat i da color i monocromi che coprono l’intera superficie delle sculture.
Le opere valorizzano ogni componente dei modellini grazie alla meticolosa attenzione dell’artista nel posizionare ogni parte, creando cosi un’armonia compositiva inusuale per un’artista di giovane età come Marco.
Testo di Sara Tansini

CONCEPT

Marco Tansini è un giovane artista che ha fatto della pratica artistica un percorso di vita che lo accompagna quotidianamente verso una maturazione
compositiva sempre più palpabile. Le sue opere mettono in scena frammenti scultorei dati dalla scomposizione e il successivo assemblaggio di
modellini d’auto. Un oggetto che ci riconduce alla sfera capitalistica di produzione, alla vita contemporanea ma anche all’idea di un gioco passato
verso il quale molti guardano con malinconia. Un oggetto, quindi, colmo di simbologia e carico di un’affezione comune. Un oggetto che ritorna alla
nostra attenzione filtrato, però, attraverso gli occhi dell’artista che ci restituisce una visione materica e al contempo onirica. Quest’ultima è ricca di
visioni metaforiche, fantastiche, irriproducibili, prive di una corporalità fisica, ma Marco Tansini attraverso la giustapposizione e assemblaggio di
ingranaggi, cofani e piccoli motori ce ne riporta una restituzione degna. Una visione che si interseca anche con un valore distopico ricordandoci forse
delle rovine lontane, agglomerati di oggetti passati, divenuti altro. Attraverso tutto ciò, Marco ci permette di raggiungere confini reali che tendono
però all’astratto attraverso una gestualità pura e sincera fatta di visioni plasmabili.

Giorgio Gregorio Grasso
Storico e critico d’arte