Project Description
Isabel Carafì
LE OPERE
MEDUSE
MEDUSE
MEDUSA
SCULTURA ANTROPOMORFA 1
SCULTURA ANTROPOMORFA 2
SCULTURA ANTROPOMORFA 3
SCULTURA IN CERAMICA
SCULTURA IN CERAMICA
SCULTURA IN CERAMICA
MEDUSE
MEDUSE ROSA
MEDUSA VIOLA
MEDUSE – Olio su tela
MEDUSA – Olio su tela
MEDUSE IN MOVIMENTO – Olio su tela
ALBERO DELLA VITA – Olio su tela
PESCI – Olio su tela
MEDUSA – Olio su tela
MEDUSE IN CERAMICA
MEDUSA IN CERAMICA
MEDUSA IN CERAMICA
MEDUSA IN CERAMICA
MEDUSA IN CERAMICA
MEDUSA IN CERAMICA
GRANCHIO IN CERAMICA
CREATURA DEL MARE IN CERAMICA
MEDUSA IN CERAMICA
CREATURA DEL MARE IN CERAMICA
CREATURA IN CERAMICA SMALTATA
MEDUSA ANTROPOMORFA IN CERAMICA
MEDUSA IN CERAMICA
MEDUSA IN CERAMICA
MEDUSA IN CERAMICA
Serie di TRONCHI E ANIMALI
Serie di TRONCHI E ANIMALI
Serie di TRONCHI E ANIMALI
Serie di TRONCHI E ANIMALI
Serie di TRONCHI E ANIMALI
Serie di TRONCHI E ANIMALI
Serie METROPOLI e INSETTI 1
Serie METROPOLI e INSETTI 2
Serie METROPOLI e INSETTI 3
Serie METROPOLI e INSETTI 4
Serie METROPOLI e INSETTI 5
Serie di TRONCHI E ANIMALI
ISABEL CARAFÍ
Nel pantheon e nelle morfologie d’Arte eloquenti ed eleganti di Isabel Carafì, un plurilinguismo denso di memorie iconografiche, antropodi, ritualità ancestrali, codici coinematici di profonda suggestione, palpita e si sommuove come viscera e rivelazione: l’Artefice italo-argentina di spessore, affermata a livello internazionale, elabora su tela, in ceramica ed in quanto bassorilievi, rappresentazioni antropomorfe ebbre di Verità, immerse nella linfa vitale del loro stesso mutamento e contestualizzate nel vettore ascensionale che sempre caratterizza le dense ed emblematiche composizioni, cesellate a strati narrativi sovrapposti alternati e polarizzati – bidimensionali e quadrimensionali, rarefatti e densi d’effigi, diurni e notturni, umani e sovrumani, d’ispirazione arcaica e contemporanea urbana, grafici e materico-pittorei, realistici tuttavia in balia dell’incantesimo -, figli della pura visione. Un inno corale alla Cultura, un’ouverture magnificente si leva dalle Opere: le figurazioni indissolubili che le permeano e le umanizzano, saldate l’una all’altra come tassellazioni moresche, come creature ibride diramate dall’Albero della Vita cristologico paleocristiano, come simultaneità di mondi artistici e temporali nella diplopia attraverso la quale l’Artefice eccezionalmente riunisce due, se non tre, punti di vista nello stesso corpus rendendolo così pluridimensionale e compenetrato di Coscienza ed Ascesa, sono creature del risveglio. Alla memoria escheriana, vaneikiana, surrealista, è il nostro pathos segreto ed atavico, mortificato dal mondo ma reviviscente, a divampare.
Giada Eva Elisa Tarantino
Storico e Critico d’Arte
(Milano, 25 ottobre 2023)